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La denominazione del tempio si riferisce ad un'iscrizione latina di età imperiale con dedica alla Concordia degli Acragantini, rinvenuta nelle vicinanze del tempio, ed erroneamente messa in rapporto con esso. L'ottimo stato di conservazione di questo tempio è dovuto al fatto che, alla fine del VI sec. d.C., fu trasformato in una basilica cristiana dal vescovo Gregorio di Girgenti, che la dedicò ai Santi apostoli Pietro e Paolo. Il tempio è in stile dorico e viene datato al 440-430 a.C.